Catasto delle Grotte

1 min di lettura

Lo scopo fondamentale del Catasto è quello di raccogliere tutti i dati disponibili relativi alle cavità naturali della Sardegna, siano essi di tipo sia strettamente tecnico che scientifico.
Con questo, di fatto, un Catasto serio e funzionale si pone come strumento di consultazione indispensabile per qualsiasi lavoro di tipo esplorativo ma anche di ricerca scientifica, in senso lato, per quanto riguarda le grotte naturali e le aree di interesse speleologico della Sardegna.

Per questioni pratiche, legate alla gestione, la Sardegna è stata divisa catastalmente in base a criteri sia di tipo geografico sia legati alle aree di interesse speleologico, in 5 zone differenti: Sassarese, Nuorese, Ogliastra (Tacchi, Barbagia e Sarcidano), Sulcis-Iglesiente, Cagliaritano-Oristanese.

L'organizzazione attuale del Catasto prevede un Delegato Regionale, designato dal Consiglio Direttivo della Federazione Speleologica Sarda con nomina ratificata dall'Assemblea generale dei soci, e da cinque Delegati di Zona, eletti dalle associazioni speleologiche, facenti parte della FSS, con sede nella zona di pertinenza.

I Delegati di Zona hanno il compito di gestire le sedi periferiche tenendo il Catasto relativo alla zona stessa , raccoglierne le schede relative, controllarne l'affidabilità dei dati e comunicarne copia al Catasto centrale che viene curato dal Delegato Regionale; questi dopo un'ulteriore controllo acquisisce i dati relativi provvedendo all'archiviazione sia cartacea che informatizzata dei dati ed al periodico aggiornamento di questi alle sedi periferiche.

Il decentramento in sedi periferiche consente una più capillare presenza sul territorio, rendendo tra l'altro possibile ai Gruppi consultare il materiale esistente senza necessariamente doversi recare nella sede centrale attualmente situata nel capoluogo regionale.

(Testi di Mauro Villani, Delegato Regionale del Catasto delle Grotte della Sardegna, F.S.S.)