Oltre Sa Funga ‘e S’Abba pt.3

Oltre Sa Funga ‘e S’Abba pt.3
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Come di consueto vi aggiorniamo sulle attività di questo fine settimana a S’Edera e finalmente condividiamo il resoconto di attività post sifone.

Innanzitutto ci teniamo a dirvi che quanto abbiamo fatto fino ad ora e che gli obiettivi che vengono raggiunti sono merito di chi crede e si impegna in questo progetto,
trasportando sacchi, presidiando il telefono,allestendo il campo e supportando chi coordina le attività dentro e fuori dalla grotta.Ora la sintesi del finesettimana...

Venerdì pomeriggio sono iniziate le attività di trasporto dei primi 8 sacchi e si sono concluse per l'ora di cena.
Sabato la squadra composta da due subacquei e da due speleologi di supporto ha varcato l’ingresso della grotta alle sette del mattino,completando di fatto il trasporto dell'ultimo sacco fino al sifone.

Alle 10:00 i due speleosub scomparivano sotto la superficie del primo sifone di Sa Funga ‘e S’Abba.Nel primo sifone corda e sagola erano in buone condizioni, ancorate alla roccia da ben 19 anni, profondità massima raggiunta 3,5 m.

La visibilità all’andata è stata ottima, al rientro abbiamo trovato sospensione solo nei primi metri, la forte corrente in uscita ci ha agevolato spazzando via il torbido.

Tra i due sifoni c’è un lungolago che all’andata abbiamo dovuto percorrere contro corrente, in circa 10 minuti.Nel secondo sifone la corda era in condizioni ancora accettabili mentre la sagola era in bando ed abbiamo dovuto rimuoverla.

La profondità dei due sifoni è simile, ma la sagola del secondo sifone non scende oltre 1,5 m di profondità.

Una volta riemersi, sistemate le attrezzature subacquee, abbiamo risalito il fiume.La portata d’acqua ci ha costretto a percorrere diversi tratti in opposizione ed a disostruire un piccolo passaggio in frana perché la via del fiume era semi-sifonante.

Superata la frana abbiamo iniziato a vedere resti di materassini e cordini incastrati ad altezze impensabili, segni inequivocabili della potenza dell'acqua.In circa 30 minuti abbiamo raggiunto il campo, tutto completamente devastato dalle piene con nessun materiale riutilizzabile.

Il campo ora potrebbe ospitare 5 speleo(Sub) sacrificati, ma abbiamo in programma un restyling per fornirgli un design più moderno ed accattivante.Gli obiettivi della giornata erano:

- verificare le sagole;

- verificare tempi di percorrenza e consumi nei sifoni;

- misurare il tempo necessario a raggiungere il campo;

- verifica del campo e ricerca di un possibile campo alternativo nel Salone Jules Verne;

- documentazione foto/video.

A quel punto non ci restava che andare a vedere il salone…ma mai ci saremmo aspettati degli spazi così imponenti... Il rilievo è chiaro, preciso e ricco di dettagli, conoscevamo le dimensioni,ma trovarsi davanti a un vuoto così sconfinato è stato davvero emozionante.

Adesso la curiosità è alle stelle, le gallerie inesplorate (descritte in maniera dettagliata nel rilievo che alleghiamo) ci stanno aspettando!

A prescindere dai risultati esplorativi, in queste settimane abbiamo appurato il raggiungimento di uno degli obiettivi cardine dell’intero progetto.

Fare speleologia insieme, condividere le fatiche e confrontarsi.

Durante i momenti conviviali vediamo consolidarsi quel senso di lavoro di squadra che tanto speravamo di ottenere.

Persone che fino a qualche settimana fa di fatto erano estranee, ora collaborano e si mettono in gioco, ritrovandosi, weekend dopo weekend a S’Edera e dintorni.

https://youtu.be/pImg2_ikYd0