Campo della Federazione Speleologica Sarda a Teletottes

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Campo della Federazione Speleologica Sarda a Teletottes

Si è svolto sabato 28 e Domenica 29 Novembre, nella località di Teletottes nel Comune di Urzulei, il Campo Speleo della Federazione Speleologica Sarda.

L’incontro promosso con la gentile collaborazione del Comune di Urzulei si è svolto con la partecipazione di oltre 50 speleologi provenienti da 11 gruppi speleologici sardi del CSI SPECUS, USC, GASAU, GSAS, SCOR, GSAGS,GGO, SCN,ASPROS, TAG, CSC, CSAD e da un partecipante del Gruppo Speleologico Savonese.

L’idea di realizzare un campo speleo, con base a Teletottes, è nata dal pensiero dei gruppi di rendere più vivibili alcune realtà speleologiche tra le più frequentate della Sardegna; nello specifico sono state organizzati tre gruppi che si sono avvicendati nei due giorni per la realizzazione dei seguenti obbiettivi.
1) pulizia del campo interno ad El Alamein di Su Palu con prosecuzione dei segnali rifrangenti fino  all'ingresso di Lilliput.

L’esigenza è nata dal fatto che negli ultimi anni, malgrado i proclami, uno degli ambienti ipogei più frequentati e  che maggiormente affascina il mondo speleo, non riceve il rispetto che merita.
L’area del campo  di El Alamein è stata  totalmente ripulita da teli, ciabattine e materiali ormai diventati spazzatura, in modo da creare una situazione da cui ripartire rispettando la regola di non lasciare nulla se non perfettamente ordinato ed utilizzabile, riportati fuori anche circa quattro chili di scarburo  sparsi in vari punti del percorso.
Sempre a Su Palu si è proseguita la segnaletica  con i rifrangenti da El Alamein fino all'ingresso di Lilliput e lungo tutto il percorso sono state  cambiate  alcune  corde  ormai  logore.
2) Sistemazione dell'ingresso di Monte Longos (Suspiria) teso ad evitare l’intasamento periodico dovuto all’accumulo di legname portato dalle piene.
L’ingresso di Suspiria negli ultimi dieci anni ha subito diverse piene, soprattutto quelle del 2004-2006 che hanno trascinato all’interno della grotta sabbia, ghiaia, tronchi e rami che hanno intasato l’ingresso fino alla sella che restringe il passaggio e costituisce un naturale ostacolo che impedisce che la grotta venga invasa da materiale proveniente dall’esterno.

Per evitare le numerose giornate perse solo per liberare l’ingresso di questa fantastica grotta, è stato realizzato un muro in pietrame che impedirà  l’accesso al materiale vegetale grossolano, lasciando comunque entrare l’acqua, motore speleogenetico della grotta. È stato inoltre reso più agevole un secondo ingresso posizionato circa 4-5 metri più in alto di quello attualmente utilizzato, in modo che anche in caso si occluda il primo ingresso il secondo sia sempre fruibile.
3) Segnalazione con rifrangenti e pulizia dalle mille frecce nella frana iniziale di Su Crabargiu.
Negli ultimi anni Su Crabargiu è diventata una grotta molto frequentata ma la frana iniziale continuava ad essere un ostacolo molto difficoltoso per l'accesso ai successivi saloni; l’accumulo di segnali vari, lasciati negli anni dai molti visitatori, ha reso ancora più confusionario il tutto. Per bonificare i segnali eccessivi e per individuare il percorso migliore sono stati posizionati una serie di rifrangenti e ed alcuni omini di pietra che permettono di arrivare alle aree più spettacolari della grotta. ma anche di delimitare un percorso di passaggio per non rovinare l’ambiente  ipogeo. Nel salone finale sono state posizionate delle corde che segnalano e consigliano il punto in cui fermarsi per ammirare le vaschette bordate da concrezioni molto delicate. Inoltre durante il rientro è stata sostituita una delle corde che agevola l’ingresso ad uno dei saloni e ne è stata aggiunta una per rendere più sicuro un passaggio scivoloso.

Un ringraziamento speciale va al Comune di Urzulei, che come sempre si dimostra sensibile ed ospitale verso il mondo speleo; un doveroso grazie va inoltre a tutti quanti hanno speso una giornata per portare un po’ di benessere alle nostre grotte;  fondamentale  Billy e compagni per la logistica esterna e culinaria che ha trasformato Teletottes in una Cortes Apertas al centro della Codula di Luna. 

Le due giornate sono state dedicate prevalentemente  ad azioni mirate alla tutela delle grotte ed soprattutto a porre rimedio alle "bioturbazioni" prodotte dal passaggio degli speleologi all’interno delle grotte ma si è voluto ancora una volta lanciare un segnale ed un invito a sollevare il grado di attenzione per non arrecare danno al mondo sotterraneo.